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Specializzazioni, avvocati divisi

Aiga e Anf si scagliano contro il regolamento approvato dal Cnf. I penalisti: è sabotaggio

I giovani contro l’esonero degli anziani dalla formazione .L’avvocatura si spacca sulle specializzazioni. I giovani avvocati dell’Aiga e l’Associazione nazionale forense hanno infatti bocciato il regolamento approvato venerdì scorso dal Consiglio nazionale forense. I primi per l’introduzione di un regime transitorio che esonera gli avvocati più anziani dal corso di formazione.

Mentre per l’Anf il documento è inadeguato nel merito e inopportuno nel metodo. Dall’altra parte, l’Unione delle camere penali, che da anni porta avanti la battaglia delle specializzazioni, ha accusato le due associazioni di «sabotaggio». Ma vediamo nel dettaglio le posizioni che hanno aperto questo duro scontro all’interno della categoria. In vista di un congresso forense, a fine novembre, che si annuncia infuocato.

La bocciatura di Aiga e Anf. «Sono molto sorpreso», ha dichiarato Giuseppe Sileci, presidente dell’Aiga, «nell’apprendere che il Cnf, approvando il regolamento sulle specializzazioni forensi, abbia introdotto un regime transitorio, consentendo la specializzazione «ope legis» degli avvocati più anziani». «Esonerando dalla frequenza del corso di formazione gli avvocati con oltre 20 anni di iscrizione all’albo e imponendola solo agli iscritti più giovani», accusa Sileci, «si garantisce ai primi un enorme vantaggio competitivo perché si gravano di obblighi e relativi oneri, economici e non solo, unicamente i secondi, ossia coloro che hanno redditi più bassi ed oltretutto in costante calo». Altro pomo della discordia l’elenco delle specializzazioni previsto dal Cnf. «Avevamo anche suggerito», afferma il presidente Aiga, «di prevedere specializzazioni più moderne, quali il diritto ambientale, che si caratterizzano per la loro multidisciplinarità ma il Cnf ha optato per specializzazioni molto tradizionali determinando, forse involontariamente, una disparità di trattamento tra civilisti, i quali potranno essere specializzati in una determinata materia, ed i penalisti-amministrativisti e tributaristi, i quali potranno spendere una specializzazione “generalista” in diritto penale, amministrativo o tributario». L’Aiga chiede infine un incontro al Cnf. Secondo l’Anf, invece, il regolamento da un punto di vista tecnico «è inadeguato a disciplinare in modo efficace la materia delicatissima delle specializzazioni, mentre il metodo applicato è assolutamente inopportuno». Ad affermarlo è il segretario generale, Ester Perifano. «Un blitz come questo», afferma, «non è concepibile a meno di due mesi dalla celebrazione del congresso nazionale; 11 membri su 26 sono già stati rinnovati e il Cnf ha di fatto già concluso il suo mandato esercitando un potere regolamentare che la legge attuale non gli riconosce, incidendo pesantemente sulla vita professionale di 240 mila avvocati e ignorando le perplessità del mondo forense, innanzi tutto degli Ordini che avevano chiesto una pausa di riflessione».

La reazione dei penalisti. Dura la risposta delle Camere penali, che hanno avviato e sostenuto caldamente il progetto «specializzazioni». «L’attacco dell’Aiga alla norma transitoria», si legge in una nota dell’Ucpi, «appare strumentale al sabotaggio del regolamento coraggiosamente adottato dal Cnf». «La norma transitoria», continuano i penalisti, «è un male inevitabile per qualunque riforma che voglia funzionare a regime, la scelta dei venti anni e il limite ad una sola specializzazione è un compromesso ragionevole. Non si può, se non strumentalmente, condurre prima battaglie per rendere meno rigoroso l’accesso agli albi di specialità e per annacquare la specializzazione e poi portare attacchi massimalisti e velleitari alla norma transitoria». Ancora più dura la risposta dell’Ucpi all’Anf. «Ogniqualvolta all’esito di libere e democratiche consultazioni interne all’avvocatura, l’Associazione nazionale forense va in minoranza», accusano le camere penali, «non trova di meglio che urlare e sbraitare lamentando attentati alla democrazia». Gabriele Ventura  ( Italiaoggi.it)

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