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Stay hungry, stay foolish
Non certo un passo indietro. Semmai una precisazione. La Corte di cassazione, con un’importante sentenza delle Sezioni unite civili, la 18287, depositata ieri, ha fornito una serie di chiarimenti su natura e riconoscimento dell’assegno di divorzio. Una pronuncia assai attesa, dopo che l’anno scorso la stessa Cassazione, ma a sezione semplice, aveva mandato in soffitta quel criterio del tenore di vita cui adeguare l’importo dell’assegno che, per 27 anni, era stato considerato dagli stessi giudici il riferimento principale. Di qui le opposte reazioni: di plauso per un verdetto che cancellava una visione del matrimonio come “rendita di posizione”e la preoccupazione per una sottovalutazione dell’apporto del coniuge più debole economicamente alla vita familiare.
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